Evento “MetAbitare Condominio Solidale per Comunità Sostenibili”

Le associazioni

O.D.V Sos Handicap Bambini Invisibili e O.D.V. Insieme per la Vita organizzano alcuni appuntamenti per affrontare insieme i temi dell’abitare solidale, in condominio o in appartamento, e dell’accessibilità oltre l’uscio di casa, partendo dalle condizioni di disabilità e non autosufficienza.
È possibile partecipare al primo appuntamento di MetAbitare – “Condominio Solidale” per Comunità Sostenibili
il 27 novembre 2021 dalle ore 09.30 alle 12.30 d
presso il Centro Card. G. Urbani, v. Visinoni 4/c Venezia – Zelarino.
(Ingresso gratuito, iscrizione e Green pass obbligatori)
Contatti per le iscrizioni: 3471007015 – sandro.lazzaroni@gmail.com 

L’evento vuole sensibilizzare i partecipanti sul tema, vasto e complesso, del MetAbitare tracciando un primo modello replicabile in diversi territori, diverse dimensioni e soluzioni funzionali, fino al singolo appartamento.

Obiettivo delle associazioni è costituire una rete di condivisione e reciprocità sui temi e soluzioni dell’abitare solidale, a partire dalla “non autosufficienza” per raggiungere forme di benessere individuale e sociale. Fondamentale è inoltre costituire un “gruppo promotore”, formato dai futuri co-housers supportati da esperti, urbanisti, architetti, sociologhi, operatori dei servizi, delle costruzioni, consulenza legale fino alla individuazione delle linee di finanziamento e delle agevolazioni collegate ad un MetAbitare, in una comunità sostenibile, con soluzioni di inclusione, servizi condivisi, bioedilizia, domotica e sostenibilità e sicurezza ambientale nel principio di “non consumo di suolo”.

L’ultimo
passo sarà quello pratico di individuazione di una prima area
all’interno della Città Metropolitana di Venezia dove realizzare una
metabitazione,
ristrutturando immobili in abbandono e degrado.

Sarà
inoltre proiettato un video promozionale a cui seguirà un dibattito e
un’anticipazione dell’Episodio 2: dal metAbitare al metAturismo:
la visione a 360°, civica e di una economia sostenibile e del benessere che
parte dalle disabilità.

Relatori:

  • Sandro Lazzaroni,
    Odv S.O.S. Handicap Bambini Invisibili e caregiver;
  • Pierpaolo Fugali,
    Architetto;
  • Marcella Zarantonello,
    Operatrice sociale e rete di supporto amicale.

L’evento è realizzato nell’ambito del “Concorso
d’idee per lo sviluppo di comunità sostenibili 2020/2021
” di Cavv – Csv
Venezia.

Andare oltre :

per l’amico Pierpaolo Fugali, l’architetto
che ha disegnato il nostro condominio: “Meta in greco significa: “dopo” o
“oltre”. Andare oltre la disabilità. E’ un prefisso che può essere messo
davanti ad altra parola…METAbitare o Ca’ META. Oppure semplicemente META
COHOUSING”.

Possiamo guardare all’abitazione
di una persona disabile e della sua famiglia: “andando oltre”. Possiamo renderla,
avendone i mezzi, una “gabbia dorata”, con il “confortevole” risultato finale
di isolarci comunque, specie se disabili non autosufficienti e i loro familiari
che se ne prendono cura. Indispensabile, quindi, vivere in una comunità
sostenibile e solidale con buone relazioni, buone reti sociali di servizio e
sostegno.

Andare oltre.

MetaAbitare: cosa vuol
essere?

Il
massimo grado di autonomia personale, per una persona non autosufficiente, come
per una persona in salute, si verifica in condizione di “benessere”, che secondo
la definizione OMS è: “«uno stato di
completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia
».
Questo “benessere” si
raggiunge e mantiene non rimanendo “soli”, isolati, invisibili.

Sensibilizzazione.

E’ stata scelta la
produzione di un video, come mezzo per lo sviluppo del progetto, ne
seguiranno altri nell’intento di individuare e delineare i percorsi e le soluzioni
per maggiori opportunità di vita indipendente e maggiori gradi di autonomia. Il
video racconta storie ed esperienze di non autosufficienza in relazione
all’abitare e alle barriere di ogni ordine e grado incontrate nella
quotidianità. Un altro video è in cantiere come continuazione, un episodio 2,
fino ad arrivare alla produzione di un “corto” da inviare ai
concorsi riservati a questo formato e temi (tra cui i concorsi previsti
dalla nostra Biennale Cinema https://www.labiennale.org/it/cinema/2021/regolamento). Si
tratta di temi che affrontiamo estesamente in un “documento di lavoro”,
con “schede di attività”, che sarà inviato ai partner e
collaboratori e distribuito durante l’incontro del 27 novembre p.v., o inviato
per mail a chi lo richieda
.

La fragilità di questo mondo, della sua economia
globale è sotto gli occhi di tutti. Dopo due anni, la pandemia, oltre a milioni
di morti, ha tolto il respiro anche alle produzioni, alla logistica, ai consumi
con conseguenze imprevedibili e danni incalcolabili. Si presenta con forza la
necessità di trovare risposte a stili di vita a comunità ampiamente insostenibili.
MetAbitare
si edifica ed è aperta ad un territorio, per questo sollecita una sanità pubblica
di comunità, di prossimità, capillare e di qualità che vada oltre l’ospedale.

MetAbitare è un’idea
multidisciplinare.

“Non
esistono soluzioni semplici a problemi complessi”,
questa constatazione ci porta ad ancorarci, come
metodo progettuale, alla “multidisciplinarietà”. Se si
rinuncia, a priori, ad individuare, il “filo
rosso”
che unisce le diverse
questioni, saperi, professionalità, si perde la qualità sociale del progettare
e l’incisività dell’agire.

Per questo alleghiamo un
documento di lavoro (con funzione di testaggio) che riporta le idee di base e i
percorsi realizzativi, come le eventuali collaborazioni.

Schede di lavoro.

Sono azioni da promuovere,
oggetto di raccolta fondi, che possono appoggiarsi ad eventi, festival,
iniziative culturali e artistiche.

Scheda1 (SK1). MetAbitare.

Prefigurare e praticare il condominio solidale.

Il percorso per arrivare a realizzare un
grande condominio solidale è ampiamente descritto nella “Scheda Tecnica”
dell’Arch. Fugali, che per altro sarà ulteriormente sviluppato e aggiornato.
Condominio Virtuale: CA’ META non è ancora realizzata siamo
ai preliminari anche se ci riflettiamo dal 2007 con SolidAbitare presentato
all’epoca al Comune di Venezia. E’ comunque utile prefigurala. Si tratta di
mettere in relazione, associativamente, le attuali abitazioni con i loro abitanti
che manifestino interesse per MetAbitare, e sondare le loro esigenze di
comunità, inventariando spazi, ausili, servizi domiciliari per individuare già
terreni di condivisione mutualistica. Si rifletterà così, su cosa possa essere
condiviso con vantaggio reciproco, comprese risorse di tipo economico. In tal
modo si attiva una visibilità delle esperienze e necessità di assistenza e
accudienza personali come di nucleo familiare, non limitandoci alla sola
condizione di non autosufficienza e fragilità. Infine, un sogno e un appello ai
pubblici amministratori: osare di pensare il MetAbitare in
Venezia, centro storico e Lido per ritornarvi da cittadini e non turisti della
domenica, facendo rivivere quel grande patrimonio immobiliare abbandonato o
sottoutilizzato.

Scheda2 (SK2) (superamento barriere).

Individuazione di alcuni mezzi strumentali di accessibilità, loro acquisizione
e loro gestione, in particolare per autonomia di movimento in spiaggia,
sentieri, piste ciclo pedonali fino a sentieri naturistici, con un modello
esportabile dai mari ai monti. MetAturismo ep. 2

Scheda 3 (SK3) (autonomia, arte, resilienza).

Laboratori di inclusione musicale e potenziamento
cognitivo. Attività lavorative di integrazione e professionali.

Scheda 4 (SK4) Red Carpet.

Episodio 2, è un video promozionale per la stagione ed eventi dell’estate
2022, ambientati sull’isola della Mostra del Cinema di Venezia, dal Palazzo del
Cinema a Faro Rocchetta-Alberoni. Cosa si incontra e con cosa ci si scontra
quando non si è bipedi? Osare di credere in un MetAbitare in Venezia, centro
storico; e Lido per ritornarvi da cittadini e non turisti della domenica, il
che implica anche un non ulteriore innalzamento di oceani e mari dovuto alla
CO2, altrimenti Venezia affonda, come comunità insostenibile, e non c’è più il
sogno di abitarvi anche da disabile. MetAturismo ep.2

Scheda 5 (SK5) (co-working-lavoro condiviso e pratiche
di integrazione).

Ipotesi di start-up per “lavoro condiviso” prefigurando una loro futura
collocazione presso il condominio solidale, o come esperienza da praticare
comunque (anche di rete tra singole abitazioni-condominio virtuale), come
arricchimento e fattibilità dell’idea di “abitazione solidale”. Collegamento
con SK3 nel caso di strat-up dedicate a postazioni di lavoro per il trattamento
e archiviazione digitale multimediale di immagini, suoni, tape, ecc. a partire
dai polverosi giacimenti di memorabilia e ricordi domestici. Ipotesi Start-up
occupazione femminile e inclusione lavorativa di soggetti fragili per servizi
alla persona disabile e agli inquilini solidali, aperti al territorio per
figure professionali, volontarie e amicali di educatrice, facilitatore e
operatore sociale.

Scheda 6 (SK6) (supporto antidiscriminazione,
diritti e doveri).

Nascita e promozione di un supporto-ufficio
antidiscriminazione, per persone disabili e caregiver, nel rispetto della legge
67/2006. Questa breve e chiara Legge, ma poco usata e conosciuta, ben si presta
alla rimozione di barriere di ogni tipo, ed è un potente strumento di
promozione del senso civico e di riduzione delle discriminazioni nelle
comunità. Stazioni di lavoro e operatività d’ufficio.

 a cura dell’Arch Pierpaolo Fugali-Mestre

Scheda Tecnica.

COHOUSING METABITARE – PRESENTAZIONE EVENTO DEL
05.11.2021

R. Genesi…….

L’idea del progetto nasce dal felice
incontro tra 2 realtà: la ONLUS SOS Handicap
Bambini invisibili di Sandro Lazzaroni (all’epoca presidente e fondatore), e lo
studio dell’architetto Pierpaolo Fugali.

Da subito si è pensato che il modello
abitativo più adatto a rispondere alle esigenze delle famiglie con
figli/bambini con disabilità fosse il “Cohousing”: le famiglie si uniscono, si
mettono insieme costituendo una comunità. L’unione fa la forza. Tra famiglie
con le stesse esigenze si creano delle sinergie. I principi del Cohousing al
servizio delle famiglie con figli con disabilità.

Da questo sodalizio è nata l’iniziativa METABITARE
che ha avviato l’omonimo progetto di Cohousing nell’area veneziana.

D. Qual è lo scopo di un intervento del genere?

R. Il progetto METABITARE unisce i
vantaggi di essere proprietario di un’unità abitativa con quelli di avere degli
spazi/servizi comuni e in co-proprietà. La biblioteca, spazi per attività
ricreative, piscina, palestra, orti e serre; ne conseguono benefici sociali,
ambientali, economici.

D. Quali sono i principi?

R. Sostenibilità + Comunità + servizi = Cohousing/condominio solidale;

D. Chi aderisce? A chi è rivolto?

R. Coppie giovani, anziani, studenti, famiglie con “di(ver)s(amente)abili”
(non si usa più, oggi sono persone con disabilità), single, genitori separati,
disabili autosufficienti…

D. In cosa consiste la sostenibilità di questo intervento.

R.

– Intervento di efficientamento energetico di insediamento esistente

– Energie alternative

– Integrazione col verde

– Best practice

– Bioarchitettura

– Bioclimatica

– Materiali ecocompatibili

– Interazione con la città

D. Il cohousing oltre all’abitare offre altre opportunità?

R.

Cohousing = abitare + opportunità di lavoro

-Il Cohousing non solo risponde ad esigenze abitative ma offre anche
opportunità di lavoro per cooperative sociali (es. assistenza all’anziano o al “di(ver)s(amente)abile”)

-Cohousing come contenitore di esigenze ma anche di risorse

-Una formula per tenere assieme le esigenze di ciascuno e la capacità
operativa di tanti

D. Che vuol dire abitare in un cohousing?

R. Il cohousing è “un modo di abitare”.

Un modello di convivenza sperimentale e versatile.

D. Come si immagina le unità abitative?

R. Unità minima: il Cohousing offre una risposta alle esigenze minime di
ciascuno per dare il massimo tutti assieme.

Il nucleo abitativo a misura delle necessità primarie di ognuno

D. Da cosa è costituito il cohousing? Quante unità?

R. 20/40 unità abitative costituiscono il modulo base di comunità

Un nucleo di unità minime con i servizi di vicinato …

cucina comune, sala lettura e biblioteca, laboratori, car/boat sharing….

D. Come si attua il Cohousing? Si tratta di un intervento pubblico o
privato?

R.

Il Cohousing e le istituzioni

– Si tratta di un intervento di iniziativa
privata con il contributo delle istituzioni

– Il luogo più adatto per lo sviluppo del
METABITARE: in un momento in cui vengono incentivati gli interventi di
efficientamento energetico, un insediamento esistente da riqualificare è
certamente il luogo più idoneo, possibilmente in zona quantomeno periferica ove
sia possibile sviluppare servizi compatibili ed idonei per impiegare persone
con disabilità ma in grado di svolgere attività come ad es. Azienda Agricola.

– Bando per eventuali finanziamenti
dell’intervento.

– Avviamento di un processo concreto e
partecipato

D. Dal Best practice al prototipo.
Esiste un’area? Un caso concreto?

Dal modello organizzativo e procedurale al
raggiungimento di un obiettivo …

Un modello unico (originale ed unitario)
capace di radicarsi in diversi contesti…

Il primo intervento nell’ambito del Centro
Don Orione. Una seconda area si è resa disponibile sempre in Mestre, area vasta
per un grande MetAbitare

Può essere realizzato, a seconda delle
opportunità, in città, periferia o campagna; è ripetibile perché generato dalle
esigenze degli abitanti ed utilizzatori; s’intreccia col contesto per attività
inclusive e morfologia architettonica

D. Come si regge l’operazione dal punto
di vista finanziario?

Proposta

L’obiettivo finale è quello di costituire
una Fondazione di Partecipazione, che possa gestire sia la fase di costruzione
del complesso di Co-Housing che la successiva gestione dell’attività sociale.

E’ stata tentata, senza esito favorevole
ma con una importante e utile esperienza, la strada del coinvolgimento
dell’Opera don Orione (un partner importante che opera nel settore
dell’assistenza).

Io mi immagino un soggetto attuatore del
genere da affiancare all’associazione delle famiglie per poi costituire la
Fondazione, conferendo il primo un apporto “politico” e magari il terreno o
l’insediamento esistente da riqualificare, la seconda una porzione di capitale,
da integrare con i proventi della ricerca-fondi.

Questa prospettiva, tuttavia, rappresenta
solo l’esito finale di un percorso prudente, che nella sua fase di avvio si
limita alla costituzione di un Comitato Promotore, con il compito di fare tutti
i passi esplorativi, senza rischi per nessuna delle parti. Infine, c’è lo
sforzo non indifferente, complesso di arrivare a colloquiare e collaborare con
i servizi territoriali socio-assistenziali e di sanità pubblica interessati,
che potrebbero svolgere un ruolo centrale e più proattivo nello sviluppo e
mantenimento dei caratteri di comunità sostenibile e solidale aperta al
territorio.

D. Quale può essere un possibile
Cronoprogramma?

R.

– Costituzione del Comitato Promotore

– Mappatura delle famiglie che aderiscono
al progetto e della loro disponibilità economica

– Avvio della campagna di raccolta fondi

– Collaborazione con l’ente comunale;

– In caso di esito positivo di tutti i precedenti
punti, costituzione della Fondazione con la donazione dei terreni e dei
patrimoni familiari (e relativo accordo di comodato degli appartamenti
costruendi tra la Fondazione e le famiglie stesse, sino ad esistenza in vita
della persona con disabilità)

– Deliberazione della eventuale variante urbanistica

– Progettazione partecipata e successiva fase
autorizzativa

– Avvio dei lavori

D. Che tipo di Fondazione e di soggetto
attuatore per realizzare l’intervento METABITARE?
Impostazione soggetto
attuatore

La soluzione preferibile è quella di
costituire una Fondazione, nella variante della Fondazione di partecipazione,
che garantisca che il patrimonio dell’ente sia vincolato allo scopo sociale ma
consenta una governance più partecipata della classica Fondazione, e anche
aperta a contributi diversi da quelli patrimoniali.

La Fondazione di partecipazione va
costituita con atto notarile, e una volta individuato il notaio, si studia lo
Statuto ideale, che dovrebbe essere strutturato nel modo il più semplice
possibile con un ruolo importante per i soci fondatori, tra cui ovviamente la
Odv Sos Handicap Bambini Invisibili, ma prevedendo anche l’adesione di nuovi
soci (partecipanti e sostenitori).

Una volta costituita la Fondazione si deve
seguire la procedura per l’ottenimento della personalità giuridica, per cui in
attesa di compiere tutti questi passaggi si potrebbe costituire un Comitato
promotore della Fondazione, che potrebbe chiamarsi METABITARE

La Fondazione potrebbe essere la
proprietaria ed il soggetto che nella nota descrittiva del progetto fa da
gestore e attuatore, secondo il suo Statuto che naturalmente indicherà i fini
di utilità sociale.

Le famiglie potrebbero intervenire in un
secondo momento, entrando come soci partecipanti e comunque stipulando dei
contratti, per usufruire della struttura, che dovranno essere adattati alle
finalità del tutto (da studiare).

I fondatori potrebbero essere il Soggetto
attuatore da individuare, la Onlus SOS Bambini Invisibili ed eventualmente
altri soggetti.

Il patrimonio della Fondazione potrà essere inizialmente costituito dai
beni donati dal Soggetto attuatore, successivamente da contributi.”

Nota finale: per intraprendere la realizzazione del condominio solidale sarà utile trovare
delle adesioni e creare un Comitato “MetAbitare” e successivamente creare una
Fondazione, formata da possibili inquilini e professionisti dei vari settori e
saperi incontrati nel progetto. Quindi oltre all’architetto, anche esperti in
raccolta fondi e bandi di finanziamento pubblici e privati, come una consulenza
legale ed operatori dei servizi e di comunità.

Sottolineiamo che molte delle azioni di
progetto se intraprese da enti locali, pubbliche amministrazioni, associazioni e
privati possono essere oggetto di finanziamenti, anche a fondo perduto, di
competenza regionale, nazionale e europeo, compreso il Piano Nazionale di Ripresa
e Resilienza-PNRR.

Spinea 18 11 2021

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