Progetto31 2014

Progetto “INCONTRO: Rete di bisogni-Rete di offerte” anno 2016

con il finanziamento del Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Venezia

“Incontro: Rete dei bisogni – Rete di offerte”

Per disabili gravi e famiglie

Data di inizio: 01/01/2016 Data di conclusione: 31/12/2016

PARTNER:

G.A.I.A. onlus di Spinea

“Discoverydogs” onlus di Mestre-venezia

fondazione “antonietta e riccardo paoletti” onlus

a.s.d. polisportiva terraglio

ass. dil. arl arca nuoto martellago

ass. dil. equestre “il girotondo” di zelarino

Associazione culturale Punto gestalt “pegasus”

associazione “comitato forte gazzera”

 

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

 Il progetto si basa sull’incontro dei bisogni, di minori disabili e loro famiglie, emergenti nel territorio, e una rete di associazioni No-Profit che offrono diverse proposte di attività.

Il bacino di utenza è composto da 18 minori con diverse disabilità, anche gravi e rare, che parteciperanno a diverse attività in strutture sparse nel territorio.

Con i minori saranno coinvolti i genitori e i volontari per un totale di 70 persone coinvolte. Le attività saranno differenziate, per tipo e ambienti (Palestra, Piscine, all’aperto), mirate al mantenimento e/o contrasto al decadimento psico-fisico con stimolazione delle abilità di potenziamento senso-neuro-motorio ed espressivo per il loro benessere psico-fisico, in base alle riscontrate predisposizioni e bisogni dei singoli utenti.

Le proposte, da tenere in ambienti chiusi, si articoleranno in attività di gioco in movimento interattivo con ausilio dei strumenti musicali, immagini, musica, canto ed elementi di Biodanza. Esperienze di ascolto passivo ed attivo con osservazione interattiva. Le attività in Piscine, con lezioni individuali e istruttori preparati, che attraverso il gioco, promuoveranno il movimento e il potenziamento del tono muscolare dei bambini, facilitando al tempo stesso il loro rilassamento, inoltre, in altra piscina, si proporranno dei percorsi individuali di T.M.A. “Terapia Multi-sistemica in Acqua”.

In altri spazi aperti, invece, ci sarà un percorso di Pet Therapy con i cani, e, nello stesso ambito si terranno incontri, aperti al pubblico, per dimostrare e far conoscere la capacità dei cani di trovare persone con handicap (Autismo, Alzheimer, ecc.), e in un altro centro   specializzato, si proporranno dei percorsi di Ippoterapia.

Inoltre proponiamo delle attività di aiuto e sostegno alle persone che svolgono attività di volontariato nel progetto, aiuto e sostegno alle famiglie con coinvolgimento attivo al progetto. Gruppi esperienziali con apertura al territorio per formazione e supervisione ai Volontari (Counseling di gruppo). Condivisione e supervisione professionale per i Volontari; Il progetto, dunque, si rivolge anche agli operatori della relazione di aiuto (15 volontari) allo scopo di fargli acquisire innovative metodologie attive di conduzione di gruppi composti da bambini, adolescenti e giovani disabili.

Per i Genitori saranno proposti dei percorsi di Counseling individuale su temi legati alla genitorialità di figli speciali. Il progetto soddisferà anche le necessarie esigenze di Trasporto delle persone con disabilità.

Di tutte le attività si darà massima diffusione, con eventi divulgativi e con produzioni di materiale multimediale che saranno offerte agli operatori del No-profit e degli enti istituzionali che operano nell’ambito socio-sanitario.

 

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ DEL PROGETTO E DEI RISULTATI/OBIETTIVI CHE SI VOGLIONO OTTENERE

Attività Risultati attesi
1. Preparazione “laboratori espressivi” a. Acquisire strumenti con cui operare da parte dei volontari;b. Attuare modifiche ed integrazioni per migliorare l’efficacia dell’attività svolta
2. Laboratori espressivo/motori.  Attività di gioco interattivo con ausilio dei strumenti musicali, immagini, musica, canto ed elementi di Biodanza. Esperienze di ascolto passivo ed attivo con osservazione interattiva. Gruppi condotti con metodo esperenziale. a. Familiarizzazione e riconoscimento degli spazi;b. Miglioramento delle capacità di ascolto attivo;c. Rinforzamento della percezione tattile;d. Potenziamento delle risposte cognitive, psico-neuro-motorie ed espressive dei bambini;
e. Sviluppo della competenza nella comunicazione non verbale (prossemica, sguardo, contatto fisico).
2. Piscina: Attività di gioco e per fornire basi di acquaticità, presso Polisportiva Terraglio a. Apprendere capacità basilari di galleggiamentob. Potenziamento tono muscolare;c. Maggior capacità di rilassamento.
3. Attività per conoscere disabile e genitori a. Accettazione da parte dell’’utente della T.M.A.
4. Attività di T.M.A. Terapia Multi-sistemica in Acqua. a. Attivazione emozionale, sensoriale e motoriob. Favorire la comunicazione e la relazione con l’altro.
5. Ippoterapia a. Entrare in un contesto naturale della persona disabile; b. Inserire il soggetto in un gruppo favorendo integrazione e socializzazione (non in ambiente medico);c. Fornisce rispetto all’autostima, autonomia personale e inserimento in contesti sociali del soggetto.
6. Pet therapy attività di preventiva conoscenza del soggetto. a. Individuare i soggetti predisposti alla Pet therapy
7. Pet therapy con cani a. Vincere le paure, risolvere il disagio interioreb. Acquisire migliori competenze relazionali e modulare il proprio comportamento per sperimentare relazioni efficaci;
8. Dimostrazioni di Ricerca persone disperse con l’ausilio di Unità Cinofile da Soccorso di Protezione Civile. a. Promuovere le attività di volontariato di Protezione Civile nella fattispecie la di ricerca persone disperse con disabilità psichica e persone anziane affette da demenza senile e Alzheimer.
9. Incontri di crescita personale con i genitori in forma di spazio interattivo di ascolto e sostegno e Counseling; a. Creazione di un contesto piacevole e stimolante per il benessere dei genitori che vivono problematiche affini;b. Attivare il “pensiero positivo” educare alla proiezione sulla soluzione dei loro problemi;c. Elaborazione dei contenuti emozionali e dei vissuti personali ed interpersonali attraverso lo scambio e condivisione con gli altri.
10. Apprendimento, da parte dei volontari operatori e genitori, di conduzione gruppi e singoli portatori di handicap di tecniche, strumenti, metodi innovati e di relazione d’aiuto. a. Acquisire nuove metodologie attive di conduzione di gruppi handicap;b. Miglioramento del servizio di relazione d’aiuto;c. Maggior consapevolezza e professionalità dei volontari ed operatori di relazione d’aiuto;d. Sviluppo delle capacita creative e strumentali.
11. Servizio trasporto con assistenza a. Rendere possibile la partecipazione al progetto.
12. Promozione – divulgazione: Evento, aperto alla collettività, sulle attività svolte e testimonianze sulle problematiche dei diversamente abili e loro famiglie. a. Coinvolgimento sensibilizzazione del no profit del settore socio-sanitario;b. Responsabilizzazione degli enti pubblici sui bisogni emersi nel territorio;
13. Gestione pagina web e FB a. Divulgare e Documentare il progetto
14. Video documentazione con produzione supporti multimediali di “laboratori espressivi” a. Divulgazione del metodo e dei risultatib. Acquisire nuovi volontari per attività con i disabilic. Produzione di schede-progetto da offrire al mondo del no-profit e enti, scuole nell’ambito delle attività del settore socio-sanitario.

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